Altradimora (AL): Three days against techno-sciences

Parteciperò all’incontro internazionale (traduzioni previste) di tre giorni (24-26 luglio) contro le tecnoscienze (qui il programma, e in italiano sul sito www.resistenzealnanomondo.org) con la relazione: Manufacturing children

In the longue durée of capitalism, children have initially been treated as pure workforce, “produced” by women who by religion and law had to undergo coitus and rear the ever growing new generations of workers, until the moment when, gaining emancipation from the institution of the family, women could control their fertility. This change, and the increasing infertility due to industrial pollution of the environment, is at the root of the success of new markets in offspring.

In this phase of capitalism, children have started to become a commodity to be commissioned, purchased, made to order, modifiable by cross-sex hormones if their behavior does not conform to their assigned gender.

My contribution will highlight the interplay between laws (in particular “bioethical laws”) and the diffusion of these markets in children, reporting data and trends of the manufacturing of children.

I figli come merce

Nella lunga durata del capitalismo i bambini sono stati inizialmente considerati come pura forza lavoro, “prodotta” dalle donne che, per dettami religiosi o legali, dovevano sottostare al coito e allevare le nuove e sempre più numerose generazioni di lavoratori, fino al momento in cui, emancipandosi dall’istituzione della famiglia, le donne sono riuscite a controllare la loro fecondità.

Nell’attuale fase del capitalismo, si comincia a considerare i bambini una merce ordinabile, acquistabile, fatta su misura, modificabile con ormoni dell’altro sesso se il loro comportamento non si conforma al genere che è stato loro assegnato.

Il mio contributo mostrerà l’interrelazione tra le leggi (in particolare quelle “bioetiche”) e la diffusione di questi mercati di bambini, riportando dati e trend sulla produzione di figli come merci.